Human Perspectives - Mostra Personale - Saccone Art Gallery - Caserta

Human Perspectives

Sede espositiva: Saccone Art Gallery
Indirizzo: piazza Giacomo Matteotti, 24 – 81100 Caserta (CE)
Periodo di apertura: 3-17 dicembre 2022
Vernissage: sabato 3 dicembre 2022, ore 18.00
Orario di apertura: lunedì-sabato ore 10.00-21.00
Ingresso gratuito
Organizzazione: Saccone Art Gallery – Petit Prince srl
Presentazione critica: Gianni Nappa
Testo critico in catalogo: Paola Paciello
Ufficio stampa: Francesco Mastrorizzi | 347 1241178 | francesco.mastrorizzi@gmail.com
Contatti Sante Muro: 380 3066817 | info@santemuro.it | www.santemuro.it

Human Perspectives: le opere di Sante Muro alla Saccone Art Gallery di Caserta. La mostra organizzata con la collaborazione di Petit Prince, interamente dedicata all’ultimo ciclo pittorico dell’artista lucano, sarà inaugurata sabato 3 dicembre e rimarrà aperta fino al 17 dicembre

CASERTA –  La galleria Saccone Art Gallery di Caserta in collaborazione con Petit Prince s.r.l. organizza, dal 3 al 17 dicembre 2022, la mostra personale dell’artista Sante Muro dal titolo “Human Perspectives”. In esposizione opere realizzate nel 2022 e rientranti nel nuovo ciclo pittorico che dà il titolo alla mostra. Il vernissage è in programma sabato 3 dicembre 2022, alle ore 18, presso la Saccone Art Gallery, in piazza Matteotti n. 24 a Caserta. La mostra “Human Perspectives” mette al centro l’esistenza umana e ciò che la circonda: in stanze dalla dimensione atemporale e metafisica, occupano la scena oggetti di vita quotidiana, insieme a personaggi dell’immaginario pop, soggetti animali e riproduzioni dei capolavori dei grandi maestri della storia dell’arte. Nella presentazione critica, così Gianni Nappa descrive l’opera di Sante Muro: «Nella poetica dell’artista Muro, si leggono non solo le citazioni ai tanti personaggi del recente passato, ma nella struttura compositiva, lo spazio determinato con fughe prospettiche e l’apporto di ‘cieli’ dorati, concorrono a dare forma a un racconto per emozioni e punti di domanda sulla nostra società del consumo, e per consumo si intende proprio quello delle immagini, che l’artista sceglie accuratamente come protagonisti immortali di una società codificata per miti e logos. Non c’è irriverenza, anzi Sante Muro, proprio dalle sue salde radici ne trae l’emozione personale da offrire come dono agli altri, come tributo all’uomo e alla sua capacità di primeggiare nei vari ambiti. Il recupero della antica stesura da affresco e tavole del duecento, della doratura, con i suoi passaggi attenti e con il tempo necessario, sono il contraltare per una società in corsa, mentre l’artista si immerge nei tempi lenti della stesura, e ne formula una nuova ‘visione’ aurea.» Sante Muro (Polla – SA, 1978) vive e opera a Satriano di Lucania (PZ). Artista con una formazione da autodidatta, avviata nell’infanzia grazie alla passione per il disegno, ha sviluppato nel tempo un linguaggio sempre più personale. Partendo dallo studio del ritratto classico e contemporaneo e passando dai paesaggi urbani materici, è giunto alle attuali visione oniriche di interni. È inoltre un muralista, con opere pubbliche di grandi dimensioni realizzate in diversi comuni lucani. Ha all’attivo esposizioni collettive e personali in Italia e nel mondo e ha ottenuto premi e riconoscimenti in diversi concorsi nazionali, tra cui il Premio Fondazione Tatarella per la sezione pittura figurativa alla Biennale Bibart 2018/19 di Bari. Nel 2014 ha esposto le sue opere presso il Chiostro del Bramante a Roma. Tra le mostre oltre confine spiccano quelle nelle città di Varsavia, Londra, Hangzhou, Berlino, Miami, Montpellier e New York. La sua personale “#Woman” è stata ospitata nel 2019 a Matera e Pignola (PZ). Dal 2020 ha partecipato a mostre collettive a Bari, Padova e Ravello (SA). Contatti Sante Muro: 380 3066817 | info@santemuro.it | www.santemuro.it Ufficio stampa: Francesco Mastrorizzi | 347 1241178 | francesco.mastrorizzi@gmail.com

Testimonials

L’Arte contemporanea è frutto dei cambiamenti epocali in termini di comunicazione visiva,  con i tanti mezzi espressivi che l’ultimo cinquantennio ci ha lasciato. Sono oggi strumenti nella tendenza pop di ultima generazione, e la velocità con cui sui social e sul web si divorano le immagini, non essendoci (apparentemente) più approfondimento sui contenuti, e soprattutto non essendoci più movimenti artistici codificati come in passato, a indicare una linea di gusto e di estetica, quindi, la forma collettiva ha lasciato spazio ai singoli interpreti del loro tempo con il “rumore visivo” creato dall’accostamento di più dipinti. Nella poetica dell’artista Muro, si leggono non solo le citazioni ai tanti personaggi del recente passato, ma nella struttura compositiva, lo spazio determinato con fughe prospettiche e l’apporto di ‘cieli’ dorati, concorrono a dare forma a un racconto per emozioni e punti di domanda sulla nostra società del consumo, e per consumo si intende proprio quello delle immagini, che l’artista sceglie accuratamente come protagonisti immortali di una società codificata per miti e logos. Non c’è irriverenza, anzi Sante Muro, proprio dalle sue salde radici ne trae l’emozione personale da offrire come dono agli altri, come tributo all’uomo e alla sua capacità di primeggiare nei vari ambiti. Il recupero della antica stesura da affresco e tavole del duecento, della doratura, con i suoi passaggi attenti e con il tempo necessario, sono il contraltare per una società in corsa, mentre l’artista si immerge nei tempi lenti della stesura, e ne formula una nuova “visione” aurea. Gianni Nappa - Critico e curatore d'arte

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